
INQUINA PIÙ UNA 2CV O UN SUV MODERNO? UNA DOMANDA SCOMODA PER TEMPI IPOCRITI
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Inquina più una 2CV o un SUV moderno? Una domanda scomoda per tempi ipocriti
Oggi, ogni volta che una vecchia Citroën 2CV sbuca da un garage per una passeggiata domenicale, sembra dover chiedere scusa al mondo. Troppo vecchia, troppo rumorosa, “troppo inquinante”. Eppure, la domanda che pochi osano farsi è: davvero una 2CV inquina più di un SUV moderno da due tonnellate e mezzo?
Consumi e CO₂: la 2CV sorprende ancora
La Citroën 2CV, con il suo motore bicilindrico e un peso contenuto, consuma tra 4 e 6 litri per 100 km. Un dato che fa riflettere, soprattutto se confrontato con i consumi medi di molti SUV a benzina o diesel, che possono superare facilmente i 10 litri/100 km. Dal punto di vista delle emissioni di CO₂, meno carburante significa meno emissioni. E la 2CV, con la sua meccanica essenziale, ha un impatto minore a parità di chilometri percorsi.
Impatto ambientale della produzione: un SUV inquina ancora prima di partire
Uno degli aspetti meno discussi è l’inquinamento generato durante la produzione di un’auto nuova. Un SUV moderno, tra materiali ad alta intensità energetica, elettronica e batterie, può arrivare a generare oltre 20 tonnellate di CO₂ prima ancora di uscire dalla fabbrica.
Una 2CV d’epoca, invece, ha già “pagato” il suo debito ambientale: è stata prodotta decenni fa e continua a circolare grazie alla manutenzione, al restauro e al riutilizzo di ricambi compatibili.
Auto d’epoca: uso limitato e lunga durata
La maggior parte delle auto d’epoca come la 2CV viene utilizzata per brevi tragitti e pochi chilometri l’anno. Non inquinano ogni giorno, non sono parte del traffico quotidiano. Un SUV moderno, al contrario, viene guidato spesso e rottamato dopo pochi anni, alimentando un ciclo continuo di produzione e spreco.
Le auto d’epoca rappresentano un modello alternativo e sostenibile: durano decenni, si riparano con facilità, e non seguono la logica dell’“usa e getta”.
La 2CV non è il problema: è parte della soluzione
Togliere spazio alle auto storiche con divieti e normative sempre più restrittive significa perdere un pezzo di cultura e sostenibilità vera. La Citroën 2CV, con la sua essenzialità, dimostra che si può viaggiare leggeri, con consumi ridotti e un impatto ambientale già ammortizzato.
Auto storiche e ambiente: un’accusa ingiusta
Demonizzare le auto d’epoca per l’inquinamento è comodo, ma scorretto. Non si può paragonare un veicolo che gira 2.000 km l’anno a uno che percorre 20.000 km con il doppio del peso e il triplo della potenza.
La Citroën 2CV è davvero sostenibile?
Sì, se consideriamo l’intero ciclo di vita di un veicolo, la Citroën 2CV è un esempio concreto di sostenibilità: bassa cilindrata, lunga durata, manutenzione accessibile e uso occasionale. È un’auto che non si butta, ma si tramanda. E questo, oggi più che mai, è un valore ecologico.
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